Tecnologia e robotica nella diagnostica, restauro e conservazione dei Beni Culturali

Project Info

Project Description

Tecnologia e robotica nella diagnostica, restauro e conservazione dei Beni Culturali

28  settembre – 30 settembre 2018

Domus Mazziniana

 

Referente

Dott.ssa M° Flora Gagliardi

 

Comitato Scientifico Organizzatore

Prof. Massimo Bergamasco, Professore di Teoria dei Meccanismi e delle Macchine, Direttore dell’Istituto di Comunicazione, Informazione e Percezione delle Tecnologie, Scuola Superiore Sant’Anna

Dott. Marco Ferri, Giornalista e Curatore eventi artistici

Dott. Pietro Finelli, Direttore Domus Mazziniana

Dott.ssa M° Flora Gagliardi, Artista

Dott.ssa Eva Perini, Presidente Progetto Vitalità Onlus, Lucca

 

Inaugurazione

Venerdì, 28 settembre

14.30 Registrazione partecipanti

14.45 Saluti istituzionali
Paolo Mancarella, Università di Pisa

Sessione 1

Moderatore: Pietro Finelli, Direttore Domus Mazziniana

15.00 Fisica Nucleare e Beni Culturali
Pier Andrea Mandò, Professore di Fisica applicata, Università di  Firenze e Istituto Nazionale di Fisica Nucleare

15.30 Scienza e restauro all’Opificio delle Pietre Dure
Marco Ciatti, Opificio delle Pietre Dure e Laboratori di Restauro di Firenze

16.15 Attività ISCR nell’emergenza sisma 2016-17 e progetto Artek
Maria Elena Corrado, Istituto Superiore per la Conservazione ed il Restauro di Roma

17.00 #Reggiasocial, il museo open quando vuoi e con chi vuoi
Vincenzo Zuccaro, Museo Nazionale Reggia di Caserta

17.45 Ascoltare i Dipinti su Tavola, comprendere le loro necessità
Luca Uzielli, Laboratorio di Tecnologia del Legno, Dipartimento GESAAF, Università di Firenze
Lorenzo Riparbelli, Laboratorio di Tecnologia del Legno, Dipartimento GESAAF, Università di Firenze
Paola Mazzanti, Laboratorio di Tecnologia del Legno, Dipartimento GESAAF, Università di Firenze

 


Abstract

Marco Ciatti, Opificio delle Pietre Dure e Laboratori di Restauro di Firenze – La conferenza prenderà in considerazione alcuni esempi di importanti interventi di restauro condotti dall’Opificio delle Pietre Dure con l’apporto di nuove tecnologie messe a punto con la collaborazione dei maggiori Istituti di ricerca nazionali ed internazionali come il CNR, l’INFN, l’ENEA e varie università italiane.

Maria Elena Corrado, Istituto Superiore per la Conservazione ed il Restauro di Roma – Lavorando nella gestione dell’emergenza causata dai sismi in Italia Centrale sui beni culturali, sono emerse varie criticità che potrebbero essere affrontate con l’ausilio di nuove tecnologie e robotica. L’esempio del progetto Artek (“servizi via satellite abilitati per la conservazione e la valorizzazione del patrimonio culturale”), mostra come sia possibile creare forme di collaborazione efficaci e interdisciplinari fra due campi che sembrano tanto distanti fra loro.

Vincenzo Zuccaro, Museo Nazionale Reggia di Caserta“Borbot”  è il primo assistente virtuale applicato a un sito culturale italiano. Il nome deriva dalla crasi tra Borbone e Robot e rappresenta un prototipo di Intelligenza artificiale, un piccolo uomo con corona e mantello da re, creato da una start-up, la “360open” fondata nel 2015 da quattro giovani residenti a Caserta. L’idea alla base di “Borbot” è molto semplice: la maggior parte delle domande che vengono rivolte alle chat delle pagine Facebook di un Monumento si ripetono quotidianamente e il collaboratore virtuale della Reggia è stato pensato e programmato per gestire il customer engagement, fornendo supporto di front-office nella gestione delle dinamiche relazionali con i clienti di un museo.

Luca Uzielli, Lorenzo Riparbelli, Paola Mazzanti, Laboratorio di Tecnologia del Legno, Dipartimento GESAAF, Università di Firenze I DsT (Dipinti su Tavola) sono costituiti inscindibilmente da supporto ligneo e da strati pittorici (includendo in questo termine preparazione e vernice); nella maggior parte dei supporti lignei è presente una traversatura, alla quale sono affidate varie funzioni essenziali per la conservazione e per la godibilità del dipinto. Ogni singola opera ha caratteristiche e comportamenti propri (per tecniche costruttive, variabilità intrinseca dei materiali, interventi e degradamenti subiti, microclimi cui è stata e dovrà essere esposta); allo scopo di contribuire ad ottimizzarne la conservazione, la nostra ricerca mira quindi a identificare le caratteristiche e i comportamenti delle singole opere, per poterne “interrogare” il supporto ligneo circa le sue reazioni alle variazioni climatiche, ed “ascoltare” le sue esigenze conservative in quel settore. Soprattutto in collaborazione con l’OPD stiamo sviluppando tecniche innovative, non invasive, per misurare le caratteristiche fisico-meccaniche e igroscopiche dei singoli DsT; ciò si dimostra particolarmente utile quando è necessario intervenire sui sistemi di traversatura, dato che consente di dimensionarli con criteri tecnico-scientifici oggettivi. Non proponiamo alternative alla competenza ed esperienza dei Restauratori di supporti, ma loro integrazione con le possibilità offerte dalla Scienza del Legno e dall’Ingegneria strutturale. Questa presentazione offre una sintetica esposizione delle principali esperienze da noi sviluppate negli ultimi anni, e sulle prospettive di conoscenza e applicative che ne derivano; con qualche riflessione su come la tecnologia sia un sussidio sempre più essenziale nella conservazione dei DsT e  la robotica potrebbe supportare e agevolare le tecnologie che stiamo sviluppando.

Pier Andrea Mandò, Professore di Fisica applicata, Università di  Firenze e  Istituto Nazionale di Fisica Nucleare – Dopo una introduzione “retrospettiva” sugli enormi progressi – negli ultimi lustri – delle collaborazioni fra scienziati, umanisti e operatori della conservazione finalizzate a una migliore conoscenza e salvaguardia dei Beni Culturali, si illustreranno brevemente, in particolare, i principali contributi che le tecnologie della Fisica Nucleare, anche con l’uso di acceleratori di particelle, possono offrire proprio nel campo della diagnostica dei Beni Culturali: analisi non invasive e non distruttive dei materiali e delle tecniche di produzione utilizzati dagli artisti del passato, datazioni di reperti archeologici o storici, autenticazione diretta o indiretta di opere. Si mostreranno alcuni esempi di applicazioni di queste tecnologie, svolte sempre in stretta collaborazione con le Istituzioni preposte alla tutela del patrimonio storico-artistico-archeologico.

 

FACULTY :
(in ordine di presentazione)

Paolo Mancarella, Rettore dell’Università di Pisa, Italia

Pier Andrea Mandò, Professore di Fisica applicata, Università di  Firenze e dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare Sezione di Firenze 

Marco Ciatti, Direttore Opificio delle Pietre Dure e Laboratori di Restauro di Firenze

Maria Elena Corrado, Architetto, Istituto Superiore per la Conservazione ed il Restauro di Roma

Vincenzo Zuccaro,Giornalista pubblicista,   Responsabile Staff Direzione – Ufficio Stampa e P.R. Museo Nazionale Reggia di Caserta

Luca Uzielli, Professore Emerito Dipartimento GESAAF, Università di Firenze, Laboratorio di Tecnologia del Legno

Lorenzo Riparbelli, Libero professionista, Borsista presso il Dipartimento GESAAF, Università di Firenze, Laboratorio di Tecnologia del Legno

Paola Mazzanti, PhD, Assegnista di Ricerca presso il Dipartimento GESAAF, Università di Firenze Laboratorio di Tecnologia del Legno

 

Sabato, 29 settembre

Sessione 2

 

Moderatore: Marco Ferri, Giornalista

9.30 Introduzione
Maurizio Seracini, San Diego’s Center of Interdisciplinary Science for Art, Architecture and Archaeology (CISA3)

10.00 – 10.45 Il progetto MUSAS
Barbara Davidde, Istituto Superiore per la Conservazione ed il Restauro di Roma

11.00 Pausa caffè

11.15 Borbot – l’assistente virtuale
Nicola De Toro, Museo Nazionale Reggia di Caserta

12.00 Innovation in Cultural Heritage Diagnostics
Anna Pelagotti, Art-test e European Commission Photonics Unit

12.45 Pausa pranzo

15.00 Consolidamento delle strutture lignee di copertura e della cupola del San Carlo dei Barnabiti
Claudio Mastrodicasa, Servizi Tecnici del Comune di Firenze

15.25 La modellazione tridimensionale di superfici complesse per il progetto di restauro
Grazia Tucci, Laboratorio GECO, Università di Firenze

15.50 Pausa caffè

16.10 Consolidamento delle capriate lignee di copertura e della cupola del San Carlo dei Barnabiti. Riabilitazione strutturale delle capriate
Alberto Bartoletti, Servizi Tecnici del Comune di Firenze

16.35 Consolidamento delle capriate lignee di copertura e della cupola del San Carlo dei Barnabiti. Analisi visiva e strumentale delle strutture lignee.
Massimiliano Lenzi, Servizi Tecnici del Comune di Firenze

17.00 Conclusioni della giornata
Marco Ferri, Giornalista

 


Abstract

Barbara Davidde, Istituto Superiore per la Conservazione ed il Restauro di Roma Il progetto MUSAS, ideato e diretto dall’archeologa dell’ISCR Barbara Davidde, intende sperimentare su scala sovraregionale un modello integrato di monitoraggio e valorizzazione del patrimonio archeologico sommerso, nelle collezioni museali e in situ, in modo da costituire una buona pratica da estendere e replicare su altri siti. Il progetto mira anche alla messa in rete di aree archeologiche sommerse e Musei che conservano reperti di provenienza subacquea attraverso l’adozione di soluzioni tecnologiche innovative.

Nicola De Toro, Museo Nazionale Reggia di CasertaLa 360open nasce nel novembre 2015 su iniziativa di 4 soci (Nicola De Toro, Tommaso Zottolo, Emanuele Gionti, Shapur Zabhian) proponendosi come Vision la possibilita’, attraverso gli usi di tecnologie di frontiera, di sviluppare una migliore interazione men/machines, anche a sostegno dei territori del sud Italia. I primi sviluppi sono stati nell’adozione di software basati sugli utilizzi della Blockchain e delle criptovalute, con una visione strategica di piu’ ampia portata che si muove su ricerca e studio continuo in materia di : Intelligenze artificiali, Robotica applicata, Usi di droni, Usi di materiali innovativi (Grafene), Cybersicurezza , Green Tech , Economia Circolare e Finanza sostenibile. In tali ambiti di innovazione nel 2017 nasce, in partnership con la reggia di Caserta, il progetto BorBot, primo assistente virtuale per turisti in uso in un museo nazionale.)

Anna Pelagotti, Art-test e European Commission Photonics Unit – How novel diagnostics techniques have changed the way we look at paintings

Claudio Mastrodicasa, Servizi Tecnici del Comune di Firenze  – Un rilievo 3D composto da oltre 76 milioni di triangoli ha messo dettagliatamente  in evidenza le carenze strutturali della struttura voltata e della cupola con pennacchi del complesso San Carlo.

Grazia Tucci, Laboratorio GECO, Università di Firenze – Il contributo descrive le indagini geometriche svolte per determinazione delle deformazioni della volta della chiesa, eseguite con un rilievo laserscanner.

Alberto Bartoletti, Servizi Tecnici del Comune di Firenze – L’ispezione visiva e strumentale delle strutture lignee della copertura del San Carlo de’ Barnabiti aveva evidenziato un degradamento significativo in due nodi catena/puntone di altrettante capriate. Il degrado era localizzato nella sola catena di entrambe le capriate. Dopo il puntellamento e messa in sicurezza della capriate si è proceduto alla resezione della porzione di catena con4 barre in acciaio con resina epossidica in grado di trasmettere le sollecitazioni agenti ripristinando il funzionamento statico della capriata. Quanto descritto è stato eseguito al di sopra della volta affrescata e al di sotto del tetto montato essendo impossibile lo smontaggio di quest’ultimo per mancanza di spazio.

Massimiliano Lenzi, Servizi Tecnici del Comune di Firenze – l’indagine diagnostica propedeutica per il ripristino della copertura e del controsoffitto è stata condotta secondo i criteri e le procedure stabilite nella norma UNI
11119 “Beni culturali. Manufatti lignei. Strutture portanti degli edifici. Ispezione in situ per la diagnosi degli elementi in opera.

 

Domenica, 30 settembre

Sessione 3

Moderatore: Flora Gagliardi, musicista, consulente socioculturale

09.30 Introduzione
Flora Gagliardi

10.00 Il Corso di laurea in Conservazione e Restauro dei Beni Culturali: Percorso strumenti musicali e Strumentazioni e strumenti scientifici e tecnici
Angela Romagnoli, Dipartimento di Musicologia e Beni Culturali dell’Università di Pavia

10.45 La bilancia del tecnologo Giovanni Catlinetti (prima metà del XX secolo): studio storico e scientifico per il restauro e la conservazione
Raffaella Marotti, Dipartimento di Musicologia e Beni Culturali dell’Università di Pavia

11.15 Pausa caffè

11.30 Innovazioni scientifiche per la diagnostica degli strumenti musicali storici
Marco Malagodi e Piercarlo Dondi, Dipartimento di Musicologia e Beni Culturali – CISRiC dell’Università di Pavia

12.00 Il restauro degli organi a canne: aspetti tecnologici e storico artistici
Massimiliano Guido e Riccardo Angeloni, Dipartimento di Musicologia e Beni Culturali dell’Università di Pavia

12.30 Nuove prospettive: il restauro della Chitarra mazziniana conservata presso la Domus Mazziniana di Pisa
Federico Gabrielli, Domus Mazziniana dell’Università di Pisa